Restrizioni Facebook all’estero: come aggirarle?

Restrizioni Facebook all'estero: come aggirarle
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Restrizioni Facebook all'estero: una breve sintesi

Molti paesi bloccano o filtrano l’accesso a Facebook per motivi politici o religiosi. Qual è il metodo migliore per aggirare queste limitazioni durante una vacanza o un soggiorno all’estero? Il sistema migliore per connetterti a Facebook in un paese soggetto a restrizioni è usare una VPN. Le VPN sono veloci da installare e facili da utilizzare. Segui questi passaggi:

  1. Abbonati a una VPN affidabile creando un account
  2. Scarica il software VPN sul tuo dispositivo
  3. Accedi al software VPN
  4. Scegli un server VPN di un paese dove Facebook non è bloccato
  5. Ora sei libero utilizzare Facebook. Non solo, ma puoi accedere ad altri servizi eventualmente bloccati nel paese dove risiedi, incluso Skype.

Vuoi iniziare a utilizzare una VPN per aggirare le restrizioni Facebook? Noi ti consigliamo NordVPN. È una VPN ricca di opzioni, con un servizio sicuro e veloce e un elevato numero di server in tutto il mondo.

Per sapere perché Facebook può essere bloccato e ottenere suggerimenti su come sbloccarlo, leggi il nostro articolo completo qui sotto.

Facebook è una delle piattaforme di social media più popolari e diffuse della storia moderna. Il sito web vanta oltre 1 miliardo di utenti a livello globale.

Malgrado la sua enorme popolarità, esistono ancora paesi che ne limitano notevolmente l’uso o che addirittura lo vietano. Casi estremi sono i governi totalitari di Corea del Nord e Iran, che hanno bloccato Facebook e imposto un divieto generale di usare i social media per motivi politici.

Sorprende che anche alcuni paesi e governi più liberali limitino o filtrino il traffico di Facebook. Restrizioni simili sono prevedibili a Cuba o in Cina; eppure anche governi di paesi come il Bangladesh, l’India e il Vietnam hanno vietato Facebook in determinati momenti.

L’organizzazione no-profit Reporter Senza Frontiere ha incluso persino paesi come il Regno Unito, gli Stati Uniti e la Germania nella sua lista di “Nemici di internet”. E questo per via dell’introduzione di leggi che permettono a tali governi di filtrare i contenuti di internet e dei social media per ragioni di “sicurezza nazionale”.

Dunque, se il tuo accesso a Facebook è bloccato o temi che i tuoi contenuti possano essere filtrati o monitorati, come puoi aggirare tali restrizioni?

In questo articolo vedremo come e perché Facebook è soggetto a restrizioni e quali paesi limitano l’uso della piattaforma; quindi esamineremo i metodi per sfruttare tecnologie come VPN e proxy per superare tali limitazioni.

Perché ci sono paesi che limitano l’uso di Facebook?

Blocco di FacebookCome molte altre piattaforme di social media, Facebook è spesso vietato perché ospita discussioni su temi sociali, religiosi e politici a cui alcuni governi vogliono impedire l’accesso. Spesso, anche se non sempre, le restrizioni Facebook sono parte di un’azione più ampia per limitare l’accesso a internet.

Nel caso di paesi come l’Iran o il Pakistan, i divieti imposti su Facebook possono avere motivazioni religiose. Ad esempio nel 2010 il governo pakistano ha bloccato l’accesso a Facebook perché su una sua pagina era stato indetto un concorso globale online per la presentazione di disegni del profeta Maometto. Secondo alcune leggi islamiche, qualsiasi rappresentazione del profeta Maometto è severamente proibita.

In paesi come la Turchia o la Cina, le restrizioni dei social media sono messe in atto per impedire ai cittadini di accedere a idee politiche ritenute pericolose per lo Stato. Lo dimostrano le crescenti limitazioni imposte dalla Turchia alla libertà di parola, ai mezzi di informazione e ai social media dopo il fallito colpo di Stato del 2016.

In che modo viene vietato o limitato l’uso Facebook?

In generale, le restrizioni Facebook si verificano in paesi dove il governo ha un ampio controllo sulle società che operano come internet service provider (ISP). Prima viene approvata una legge che consente al governo di inserire alcuni siti web in una blacklist. Poi agli ISP viene imposto di bloccare l’accesso dei loro clienti ai contenuti vietati.

Governi di paesi come la Turchia o gli Emirati Arabi Uniti esercitano uno stretto controllo sugli ISP locali. Li obbligano a registrarsi presso il governo. Tali aziende necessitano di un “certificato di attività” per operare. E la registrazione prevede che debbano attenersi alle azioni di censura del governo o, in alternativa, subire dure sanzioni.

Un ISP può bloccare il traffico verso un particolare sito web in diversi modi. Uno dei più comuni è bloccare i domini a livello di DNS. Alcuni governi, come quelli della Turchia e dell’Iran, utilizzano tecnologie più sofisticate, come il packet filtering, per impedire attivamente agli utenti di accedere ai contenuti proibiti.

Quali paesi limitano Facebook?

Tutti i paesi elencati di seguito hanno limitato l’accesso a Facebook in un momento o nell’altro. Negli Stati più restrittivi, come la Corea del Nord e l’Iran, l’accesso a Facebook è completamente proibito. In altri, come la Turchia e Cuba, la piattaforma social non è ufficialmente nella lista nera, anche se gli ISP nazionali utilizzano la limitazione della connessione, detta connection throttling, per rendere molto difficile l’accesso.

Corea del Nord

È uno dei paesi con più riservatezza e restrizioni al mondo; perciò non sorprende che la maggior parte dei nordcoreani non abbia accesso a internet. Lo Stato totalitario gestisce una rete intranet con forti restrizioni, nota come Kwangmyong. Per i visitatori stranieri è disponibile una rete 3G. Tuttavia, i suoi utenti sono strettamente monitorati e non possono accedere alla maggior parte dei siti web, tra cui Facebook.

Iran

L’Iran ha iniziato a bandire Facebook dopo le contestate elezioni del 2009, per il timore che movimenti di opposizione e gruppi radicali sfruttassero la piattaforma per pianificare eventi e scambiare messaggi. Proprio come nella Corea del Nord, anche in Iran l’accesso ai social media è fortemente limitato. Un ampio numero di siti web è sulla lista nera del governo iraniano.

Cina

L’iniziativa di censura e sorveglianza sponsorizzata dal governo e conosciuta con il nome di “Great Firewall cinese” ha bloccato l’accesso a Facebook dal 2009. Inizialmente questa restrizione è stata messa in atto dopo le sommosse popolari a Ürümqi nel 2009. Il governo ha ipotizzato che gli attivisti dello Xinjiang stessero utilizzando Facebook per comunicare e pianificare le rivolte.

Nel tentativo di tranquillizzare i potenziali investitori stranieri, l’accesso a Facebook è disponibile all’interno della zona di libero scambio di Shanghai, un’area di 27 km².

Cuba

Secondo la legge cubana, solo i politici, i giornalisti e alcuni studenti di medicina possono accedere a internet dalle loro abitazioni. Chiunque altro voglia connettersi è costretto a utilizzare gli internet point autorizzati. 6-10 dollari l’ora per l’accesso a internet possono non sembrare tanto per chi vive in altre parti del mondo; ma lo sono in un paese con uno stipendio medio di circa 20 dollari al mese, dove questo costo è proibitivo.

Inoltre è stato segnalato che gli ISP di proprietà del governo utilizzerebbero regolarmente la limitazione della velocità di connessione per restringere l’accesso ai social media, con attese di vari minuti per il caricamento delle pagine.

Bangladesh

Nel 2010, il governo del Bangladesh ha bloccato l’accesso a Facebook dopo che erano state pubblicate su una pagina Facebook vignette satiriche di funzionari governativi e del profeta Maometto. Successivamente, il divieto è stato revocato. Tuttavia il governo guidato da Awami-League continua a monitorare l’accesso alla piattaforma con l’obiettivo di individuare gli utenti che pubblicano “contenuti sediziosi o blasfemi”.

Egitto

L’Egitto ha per la prima volta bloccato l’accesso a una serie di social media durante il tentativo di rovesciare il presidente egiziano Hosni Mubarak. Da allora non c’è più una blacklist ufficiale. Tuttavia il governo usa regolarmente la limitazione della connessione per restringere l’accesso ai social media; inoltre, monitora l’uso di internet e le comunicazioni di coloro che si trovano in Egitto per motivi di “sicurezza nazionale”.

Tajikistan

Dal novembre 2012, il Tagikistan ha bloccato l’accesso a Facebook. Questa restrizione è stata messa in atto in risposta ai commenti negativi pubblicati online sul presidente Emomalii Rahmon e su altri funzionari governativi.

India

Nel 2016 l’India ha imposto un divieto di sei mesi su Facebook, Twitter e altri social network nella Valle del Kashmir. Questo, in risposta ad affermazioni dell’esercito e delle agenzie di intelligence pakistane secondo cui i social media erano utilizzati da elementi anti-nazionalisti e antisociali. In vari altri casi Facebook è stato bloccato in India. Ad esempio, è stato imposto un divieto di tre giorni su Facebook e una serie di altre piattaforme social durante le sommosse in Punjab, Haryana e a Chandigarh per l’arresto di Baba Ram Rahim Sing.

Pakistan

Il Pakistan ha bandito Facebook in risposta allo stesso evento che ha causato il blocco del sito in Bangladesh: una pagina Facebook aveva indetto un concorso globale online di caricature del profeta Maometto. Successivamente l’accesso è stato ripristinato. Tuttavia, il governo pakistano continua a bloccare singole pagine Facebook per filtrare contenuti religiosi e politici ritenuti dannosi per i cittadini.

Vietnam

A maggio 2016 il governo vietnamita ha bloccato ufficialmente l’accesso a Facebook per due settimane per limitare la comunicazione tra gruppi di studenti contestatori. Sebbene non siano stati emanati altri divieti ufficiali, l’osservatorio Netblocks, che monitora l’accesso a internet, ha rilevato diverse interruzioni dell’accesso a Facebook in Vietnam nei periodi di instabilità civile e politica.

Come aggirare le restrizioni Facebook?

Esistono diversi modi per aggirare le restrizioni di accesso a Facebook. Si va dalla semplice modifica delle impostazioni DNS all’utilizzo del browser Tor. Tuttavia, il metodo di gran lunga più efficace è l’uso di una VPN. Di seguito trovi informazioni su come tali metodi possono aiutarti ad aggirare le restrizioni.

VPN

Connessione internet VPNLe VPN rappresentano di gran lunga la migliore opzione per accedere a Facebook, ovunque ti trovi nel mondo. Una VPN, o Virtual Private Network, crea una connessione criptata tra il tuo computer e una serie di server in tutto il mondo. Così nasconde le tue attività online, e impedisce agli ISP di bloccare il tuo accesso a siti web e contenuti online.

L’utilizzo di una VPN offre anche ulteriori vantaggi. La natura criptata della connessione tra il tuo computer e il server VPN contribuisce a proteggerti dai criminali informatici; inoltre, la possibilità di instradare il traffico su server in vari paesi ti permette di superare i blocchi geografici e guardare tutti i tuoi eventi sportivi preferiti.

Quali sono le VPN migliori per accedere a Facebook?

Se vuoi iniziare a usare una VPN per accedere a Facebook, assicurati di scegliere il provider giusto. Ti serve una VPN affidabile, con tutte le funzionalità per proteggere i tuoi dati dai controlli governativi. Qui di seguito trovi alcune opzioni che raccomandiamo.

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Modificare le impostazioni del server DNS

Per limitare l’accesso a Facebook, gli ISP possono filtrare il traffico che passa attraverso i loro server DNS. Ma cambiando il tuo server DNS e utilizzando al suo posto il DNS pubblico di Google puoi aggirare queste restrizioni.

Per cambiare il server DNS su un PC Windows, procedi come segue:

  • Vai al Pannello di controllo > Rete e Internet > Centro connessioni di rete e condivisione, e seleziona “Modifica impostazioni scheda”.
  • Clicca con il tasto destro sulla scheda di connessione attiva e seleziona “Proprietà”.
  • Clicca con il tasto destro su “Protocollo Internet Versione 4 (TCP/IPv4)” e seleziona “Proprietà”.
  • Abilita l’opzione “Utilizza i seguenti indirizzi server DNS” e inserisci 8.8.8.8 come indirizzo del server DNS prescelto.

Con un po’ di fortuna, questo basterà per aggirare le restrizioni governative.

La rete Tor

Modificare il server DNS non è stato sufficiente per aggirare le restrizioni Facebook dell’ISP? Allora il browser Tor può essere la chiave per farti accedere nuovamente ai social media.

Il browser Tor funziona instradando il traffico su una serie di nodi o relay sparsi in tutto il mondo. L’uso di questi nodi rende molto difficile per i governi o gli ISP monitorare le tue attività.

Lo svantaggio del browser Tor è che il reindirizzamento del traffico aumenta notevolmente la latenza. Questo rallenta la connessione e la velocità di download. Di conseguenza può essere difficile utilizzare le applicazioni di chat vocale come Skype. Inoltre, come abbiamo visto, alcuni paesi consentono Facebook, ma ne rendono impossibile l’utilizzo limitando internet. In questi casi il browser Tor non farà altro che creare un rallentamento ulteriore, rendendo davvero impossibile andare su Facebook.

Considerazioni conclusive

Molti usano principalmente le piattaforme di social media come Facebook per mantenere i contatti con amici e familiari. Essere privati di questo canale dallo Stato in cui si soggiorna può essere estremamente frustrante e creare una situazione di isolamento.

Purtroppo ancora oggi molti Paesi del mondo bloccano o filtrano l’accesso a Facebook per motivi politici o religiosi. Semplicemente, tagliano fuori cittadini e visitatori dalla connessione ai canali social. Aggirare queste restrizioni non è facile, ma neanche impossibile. Riconfigurando il tuo server DNS in modo da utilizzare il server DNS pubblico di Google puoi aggirare le restrizioni più semplici. Tuttavia, nel caso di filtri più pervasivi dovrai utilizzare il browser Tor o una VPN.

Il browser Tor è un ottimo modo per navigare in modo anonimo, ma presenta alcuni svantaggi. L’utilizzo di numerosi nodi per reindirizzare il traffico aumenta la latenza. Questo significa che noterai un certo rallentamento della tua connessione. Inoltre, alcuni paesi che limitano regolarmente l’accesso ai contenuti internet, come la Cina, si impegnano sempre di più per rintracciare e bloccare i punti di trasmissione della rete Tor. Sicuramente, il metodo migliore per connetterti a Facebook in un paese con restrizioni è usare un servizio VPN. Le VPN sono facili da installare e da utilizzare. Offrono una serie di vantaggi che vanno oltre il semplice accesso a un sito web. Con una VPN attiva, puoi stare certo che nessuno riuscirà a spiare le tue attività in internet. La connessione criptata della VPN impedirà l’accesso ai tuoi dati da parte di governi e criminali informatici.

Per accedere a TikTok, seguire gli eventi sportivi o guardare BBC iPlayer dall’estero, una VPN è esattamente ciò che occorre. Ti permetterà di aggirare qualsiasi fastidioso blocco geografico, perché il tuo traffico sembrerà provenire da un paese diverso. Così potrai guardare il tuo programma preferito o aggiornare il tuo profilo sui social media senza fastidiose restrizioni.

Accedere a Facebook dall'estero: FAQ

Hai domande su come aggirare il blocco di Facebook mentre sei in viaggio? Dai un’occhiata alle nostre FAQ qui sotto e clicca su una domanda per vedere la risposta!

Facebook è bloccato dai governi sia per motivi politici che religiosi. Paesi come la Turchia e la Cina impongono restrizioni sui social media per impedire ai cittadini di accedere a idee politiche ritenute pericolose per lo Stato.

Il modo migliore per connetterti a Facebook in un paese con restrizioni è utilizzare una VPN. Una volta connesso al server di un altro paese, ottieni la libertà che avresti in quel paese. Ricevi un indirizzo IP corrispondente e da quel momento in poi ti trovi digitalmente in quel paese. Collegati al server di un paese dove è consentito l’uso di Facebook e avrai accesso al servizio.

Noi raccomandiamo NordVPN. Si tratta di una VPN buona e veloce. Un’ottima alternativa economica è Surfshark.

Giornalista di tecnologia
Ronella è da sempre attenta a come possiamo rendere la nostra società digitale il più sicura possibile. Il grande sviluppo della tecnologia informatica ci pone sempre di fronte a nuovi problemi di sicurezza. Perciò Ronella desidera creare più consapevolezza sul tema della sicurezza informatica e sensibilizzare gli utenti su rischi e insidie della rete.